Come si tramandarono i ricordi sulla figura di Gesù? Perché tali memorie rimasero fissate in narrazioni biografiche? Quali fasi condussero alla formazione dei quattro Vangeli e alla loro canonizzazione in Scrittura? A questi quesiti, e ad altri ancora, tenta di rispondere Santiago Guijarro Oporto, il quale traccia le tappe di un percorso che descrive la genesi e il processo di formazione dei Vangeli, a partire dalla tradizione orale – nata in Terra d’Israele dall’interazione tra Gesù e i suoi discepoli e seguaci e sviluppatasi negli anni successivi alla morte del Cristo e alla scomparsa degli apostoli (30-70 d.C.) – fino alla composizione vera e propria di narrazioni appartenenti al genere letterario biografico di chiara provenienza ellenistica (dalla fine del i secolo d.C. a metà del ii). Tra esse furono poi selezionati quattro scritti (Matteo, Marco, Luca e Giovanni), considerati maggiormente portatori dell’evangelo – la “buona notizia” – che vennero distinti dagli altri e messi in relazione tra loro in seno alle comunità cristiane. La ricostruzione di questo lungo processo getta le basi per nuovi interrogativi e nuove indagini, per meglio comprendere la scelta di un genere – che ha condizionato anche l’interpretazione di ciò che era narrato – e l’identità di Gesù.